“Animali e codice civile” – materiale didattico evento 11 marzo 2016

Bibliografia:

– Danno non patrimoniale da perdita o maltrattamento dell’animale d’affezione e di compagnia, a cura di LO FARO M, Ventiquattrore avvocato, 2015, fasc. 1, 43

– MAZZA P., Le nuove norme per la protezione degli animali da compagnia. Dir. e giur. agr. e ambiente, 2012, 167

– OLIVIERO M. R. e CATAPANO C., Animali da compagnia: ammessi definitivamente in condominio per legge, http://www.diritto.it/categories/292. www.diritto.it, 2012

– AMENDOLAGINE V., Amministrazione di sostegno e tutela del sentimento d’affezione del beneficiando verso l’animale da compagnia (Nota a T. Varese, 7 dicembre 2011). Giur. it., 2012, 1333

– DONADONI P., Sulla natura giuridica della relazione con l’animale di affezione – La bioetica tra diritto di proprietà e diritto della personalità. Materiali storia cultura giur., 2014, 259

– GARATTI F., La questione animale e le funzioni della responsabilità civile. Contratto e impr. – Europa, 2014, 735

– BELLI C. e MEO I., Regolamento di condominio, contratto di locazione e divieto di detenzione degli animali. Immobili & proprietà, 2014, 9

– Le principali questioni giurisprudenziali in tema di danno cagionato da animali, a cura di AMBROSINI R. Corriere giur., 2014, 1418

la rassegna milanese più recente riporta:

ANIMALI DA COMPAGNIA

Trib. Milano, sez. IX civ., decreto 24 febbraio 2015

ANIMALI DI COMPAGNIA – SEPARAZIONE DEI PARTNERS (NEL CASO DI SPECIE: NON UNITI DA

MATRIMONIO) – RELAZIONE CON GLI ANIMALI – REGOLAMENTAZIONE GIUDIZIALE

APPLICABILITÀ DELLISTITUTO DELLAFFIDAMENTO PREVISTO PER I FIGLI – ESCLUSIONE

(ART. 337-TER C.C.)

L’animale di compagnia va riconosciuto come “essere senziente” e deve anche riconoscersi un

vero e proprio «diritto soggettivo all’animale di compagnia»; tuttavia, ciò non giustifica, fuori da

una cornice disegnata dal Legislatore, l’istituzione di “diritti d’azione” inediti, non sorretti da

una specifica previsione normativa. Inoltre, la premessa sopra ricordata (che esiste un diritto

all’animale da compagnia) non rende per ciò solo possibile giungere, in diritto, ad equiparare i

figli minori agli animali da compagnia posto che i primi solo (e non i secondi) sono persone

fisiche sia nella trama codicistica di diritto interno che nella legislazione sovranazionale.

Conseguentemente, non è ammissibile una domanda ex artt. 316 comma IV, 337-bis c.c. in

assenza di figli. Il titolare del diritto soggettivo all’animale di compagnia non resta sfornito di protezione giuridica potendo attingere al bacino delle azioni previste a tutela della proprietà.

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